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WEO, l'evoluzione degli scenari energetici fino al 2035

E' stata recentemente pubblicata l'ultima edizione del WEO (World Energy Outlook 2010), il rapporto della IEA (International Energy Agency) che contiene l'evoluzione degli scenari energetici in questi ultimi anni e le previsioni sul loro andamento futuro. Secondo il rapporto, il mondo vedrà crescere, tra il 2008 e il 2035, la domanda di energia primaria del 36%. Meno dei precedenti 27 anni, quando la domanda energetica è cresciuta circa del 2% l’anno. Un panorama che considera l'energia da fonti fossili, che resteranno dominanti, anche se dovranno fare un po' di spazio alle rinnovabili e un po’ al nucleare. II petrolio, infatti, dovrebbe rimanere il principale combustibile nel mix energetico entro il 2035, seguito dal carbone. Dei tre combustibili fossili, il consumo di gas crescerà più rapidamente fino quasi a raggiungere quello del carbone. I dati dell'IEA confermano che la Cina nel 2009 ha superato gli USA, diventando il più grande utilizzatore di energia del mondo (cosa negata da Pechino), e che la Repubblica popolare, nonostante il suo basso consumo di energia pro-capite, contribuirà al 36% della prevista crescita del consumo energetico globale. L'Agenzia sottolinea che l’importanza crescente della Cina nel settore dell'energia a livello mondiale e che il comportamento del Paese asiatico influirà enormemente sulla sicurezza energetica globale e sui problemi del clima.

A tal riguardo, il rapporto evidenzia che la Cina è all’avanguardia negli sforzi per aumentare la quota delle nuove tecnologie energetiche low-carbon; il rapido sviluppo cinese potrebbe in tal modo ridurre i costi delle nuove tecnologie energetiche, favorendo in tal modo la loro diffusione in tutto il mondo. Inoltre, l’IEA conferma che il prezzo del petrolio e destinato a salire, principalmente a causa della crescente insensibilità della domanda e dell’offerta al prezzo. In particolare, il New Policies Scenario stima che il prezzo medio del passera da poco più di 60 dollari al barile nel 2009 a 113 USS nel 2035.
La domanda di petrolio continuare a crescere costantemente, raggiungendo entro il 2035 circa 99 milioni di barili al giorno, circa 15 in più rispetto al 2009. La crescita della domanda verrà tutta dai Paesi non-OECD (non-OCSE), e quasi la metà dalla sola Cina.
In tale scenario le fonti rinnovabili potranno svolgere un ruolo centrale nella riduzione delle emissioni di anidride carbonica e nella diversificazione dell’approvvigionamento energetico, ma solo se verrà messo a disposizione un sostegno forte e costante.
Per quanto riguarda le rinnovabili, il WEO 2010 prevede che l'intervento dei governi a sostegno delle fonti rinnovabili aumenterà dai 57 miliardi $ nel 2009 a 205 miliardi di US$ entro il 2035 e che la quota di energia primaria ottenuta dalle moderne fonti di energia rinnovabile, incluso anche l'idroelettrico sostenibile, l'eolico, il solare, la geotermia, le biomasse e l'energia marina, triplicherà tra il 2008 e il 2035. Complessivamente, però, la domanda di combustibili fossili continuerà a salire insieme alle emissioni di CO2, rendendo quasi impossibile raggiungere l’obiettivo di un incremento della temperatura globale di soli 2 °C, perché sarebbero necessarie riduzioni delle emissioni dopo il 2020 eccessivamente rapide. Secondo il rapporto, le tendenze in atto spingono a pensare ad una stabilizzazione dei gas serra in atmosfera a piu di 650 parti per milione (ppm) di CO, equivalente, con un conseguente probabile aumento a lungo termine della temperatura di più di 3,5° C

Leggi qui il report completo.